- Cosa si mangia oggi?
- MARACONDE!
Così rispondeva mio padre per farmi sorridere quando, da piccola, lo
interrogavo sul menù della giornata. Nella mia famiglia Maraconde indica
un ‘piatto prelibato che non esiste’ ed è una delle mie parole
preferite; mi riporta all’ infanzia, a profumi e sapori di casa e mi
coccola nel suo suono divertente. Il suo essere inesistente e
l’apparente vuoto che questo implica rappresentano per me, contenitori
per fantasticherie, immagini, mondi paralleli.
L’inesistenza della prelibatezza è esistenza della mia fantasia, libertà
di immaginare e creare nuove leccornie che soddisfino, giorno dopo giorno, la mia fame di scoperta.
Maraconde è il mio mondo che si fa concreto, il mio modo di condividere,
la mia riservatezza che si scioglie per mostrare piccoli segreti.
Il progetto nasce da un impellente desiderio di
riaggrapparmi alle mie radici lontane, ai boschi, alle montagne.
Recupero pezzetti di legno trovati nella vecchia falegnameria di mio
nonno, sapiente creatore di mobili lussuosi, e rametti in cui inciampo
nelle lunghe passeggiate nei boschi della mia terra natale, la
Valcamonica.
Mi entusiasmano i giochi antichi e il loro
tempo lento, che cerco di far rivivere in questo mondo moderno, votato
alla velocità.
Mi emoziona scorgere un sorriso sul volto degli adulti quando, per un attimo, tornano bambini. Per questo i miei burattini, seppur giocattoli che riportano al mondo
dell'infanzia, sono pensati per loro.
La prima marionetta è dell'aprile
2013, è nata in concomitanza con il mio trentesimo compleanno e ne vado
molto fiera. Indossa un costume anni 50, a righe bianche e rosse e una
cuffietta celeste che la rende buffa e adorabile al tempo stesso. Inutile dire che la custodisco gelosamente tra i miei tesori più preziosi.
L'idea nasce dal ritrovamento in soffitta di un burattino-pinocchio, di
quando ero piccina e dal desiderio di voler ricreare la semplicità e
insieme la magia, di quel movimento.
Da qualche tempo aggiungo filati e passamaneria e mi sto appassionando sempre
più all' accostamento tra la materia solida del legno e la morbidezza di
pompon e pizzi sbiaditi, di cui preferisco innamorarmi in qualche
vecchia merceria.
Creo quindi burattini, facce buffe da appendere e tutto ciò che i materiali che incontro sul mio cammino mi
suggeriscono.
MARACONDE è un progetto artistico in evoluzione, indefinibile e indefinito che continuerà ad attingere all’apparente vuoto di quel vocabolo familiare, per riapprodare all’infanzia, con rinnovata consapevolezza e ripartire sempre e nuovamente da lì.
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